GIRAGLIA 1966

Notiziario della Marina
Anno XIII - n.8 - Roma, agosto 1966

Brillante affermazione
della Stella Polare
alla "Giraglia"



La Nave Scuola della M.M. Stella Polare ha partecipato con successo alla regata « La Giraglia ». Il regista della R.A.I., Giovanni Garassino, che è imbarcato per un servizio televisivo, trasmesso successivamente, ha voluto scrivere le sue impressioni ed ansie provate durante la gara.
Ne pubblichiamo alcuni brani.

13 luglio

0725: Inizia praticamente per il sottoscritto e per l'operatore Paolo Muti « l'avventura della Giraglia ». Alla stazione centrale di Milano ci imbarchiamo, infatti, suI TEE che ci porterà a Tolone. La maggior parte dei viaggiatori si reca alla regata. Sono tutti veterani della Giraglia così come i molti passeggeri che salgono a Genova. Tutti, quando diciamo che anche noi andiamo alla regata, guardano con un certo interesse il nostro bagaglio: macchina da presa, obbiettivi vari, batterie, registratore, nastri magnetici e pellicola sono infatti un bagaglio piuttosto inconsueto per chi si reca in mare.
Noi due siamo partiti pieni di entusiasmo e con uno spirito assai simile a quello con il quale Cristoforo Colombo è partito per l'America! Per la verità il nostro entusiasmo viene messo a dura prova quando notiamo che nei discorsi sui favoriti il nome della Stella Polare non viene fuori neanche per sbaglio.

1400: Giungiamo a Tolone dove vi è una bellissima bonaccia, ovvero condizioni atmosferiche non certo favorevoli alla Stella Polare.

1600: Ci presentiamo a bordo, dove siamo accolti festosamente dal comandante Giancarlo Basile. Ritroviamo anche Gigi Croce, il nostromo Zermo, il nocchiere Pregnolato e il radiotelegrafista ... [Lozupone, n.d.r.], da noi conosciuti in occasione di un precedente servizio sulla Stella Polare.

1700: Giunge a Tolone anche il comandante Straulino che regaterá con Kerkira. Andiamo subito a salutarlo e ringraziarlo. Egli, come comandante di Marivela, ci ha dato la possibilità di prendere parte alla regata e per il sottoscritto di appagare un desiderio che « covava » da molti anni.

14 luglio

0800: Siamo svegliati da cannonate e dal suono di una banda. I Francesi festeggiano la presa della Bastiglia. Da quelle parti, a quanto pare i festeggiamenti iniziano presto.
Intanto si è alzato un bel vento e le previsioni sono buone come ci conferma il Comandante Basile mostrandoci una cartina meteo che è andato a prendere sull'Andromeda.
La mattina trascorre in vari preparativi.

1200: Andiamo tutti insieme a pranzo. Il morale di tutto l'equipaggio è elevatissimo. E' forse inutile dire che gli argomenti dei nostri discorsi sono spinnaker, fiocchi, genoa, boline, ecc.

1400: Lasciamo gli ormeggi per portarci nella zona di partenza. A bordo, i 15 dell'equipaggio e i due inviati della Rai T.V. Siamo cioè in 17, un numero, dicono, poco propiziatore!
Bordeggiamo a lungo nella rada e il comandante fa eseguire una serie di controlli per vedere che tutto sia in ordine. Intanto prendono il via i terza classe, poi i seconda e quindi il primo gruppo dei prima.

1655 (1555 ora francese): Si parte!
La manovra studiata dal comandante, splendidamente eseguita al timone da Gigi Croce, l'ex campione europeo delle stelle, è perfetta e tagliamo la linea di partenza per primi, Soffia un vento da SW e issiamo spinnaker, bolero, carbonera, oltre naturalmente a randa e mezzana. Nell'uscita dalla baia superiamo molte barche partite prima di noi. Dei prima classe ci ha sopravanzato solamente il Gitana, ovvero la barca dal rating più elevato.
Fuori della baia facciamo rotta 92 con vento in poppa.

2000: Ottima cena preparata dal nocchiere Pregnolato.

2200: Al calar della notte abbiamo superato tutte le barche partite prima. Ci precede solamente il Gitana. Il vento ha una velocità di 7/8 metri al secondo. Il mare ha forza 2.

     

2300: L'ufficiale di rotta [Domenico Carro, n.d.r.] fa il punto stellare con il sestante mentre la squadra franca va a riposare.
Durante questa prima fase di navigazione noi intanto abbiamo lavorato discretamente fino a che un colpo di mare non fa fare un bagno alla macchina da presa. L'operazione asciugatura richiede un certo tempo e con l'aiuto dell'olio del log, il bravo Muti evita che il salino blocchi tutti gli ingranaggi. Sarebbe il colmo essere alla regata e non poter filmare!

2330: Anche noi, che il comandante Basile probabilmente per evitare danni lascia sempre franchi, andiamo a dormire. L'operazione sonno non è delle più agevoli. La Stella Polare « balla » parecchio e noi, ormai grandicelli, non siamo più abituati al dondolio della culla, per cui fatichiamo parecchio a prender sonno.

15 luglio

0530: Per noi due suona la sveglia in quanto desideriamo fare riprese dell'alba. Per un certo periodo tutto procede bene ma poi, mentre siamo sull'estrema prua, un colpo di mare cattivello fa fare un bagno a me, a Muti e alla macchina da presa. Altra operazione asciugatura e non sarà l’ultima!
Il vento è sempre fresco e la navigazione – bagno a parte – è splendida. La Stella Polare fila benissimo. Massacrante il lavoro del timoniere in quanto il vento in poppa fa « svirgolare » lo scafo.

0700: Una scoperta destinata a lasciare un segno negli annali della Marina vien fatta a bordo: il Zermosterzo! Il nostromo Zermo, infatti si mette ad aiutare il timoniere sedendo al suo fianco, Ogni volta che il timoniere deve poggiare od orzare interviene rapidamente e lo aiuta a far girare la ruota. E così ora a fianco del servosterzo sulle macchine abbiamo il Zermosterzo sulle navi. Possiamo garantire che è efficacissimo!

0730: Il comandante Basile dimostra di essere un fenomeno non solo come navigatore. Egli, senza dormire, riesce infatti ad essere sempre fresco, scattante e lucido. Mistero questo sul quale mi riservo, con l'aiuto di vari luminari della scienza di fare studi,
Ammainiamo spínnaker e alziamo il grande genoa: ora navighiamo con bussola 105.

0900: Avvistiamo la Giraglia. Davanti a noi vediamo solo il Gitana mentre staccato sopravvento vi è l'Hermitage.

1000: Doppiamo la Giraglia in seconda posizione.

1100: Abbiamo sempre un bel vento da SW. Il mare è ingrossato. Proseguiamo con una bolina lasca. Per l'equipaggio, come al solito, non vi sono momenti di riposo. Ora c'è da filare, ora da cassare, ora nuovamente da filare, ora da issare lo spinnaker ... e su questo metro si va avanti.
1700: Il vento che finora ci è stato amico quasi di colpo ci tradisce e incocciamo nella bonaccia. Io ho l'impressione che, a questo punto, incomincino a guardarci male: sono le 17, siamo in 17 e il vento il tanto caro vento amico della Stella Polare svanisce nel nulla! Dopo una mezz'ora, per nostra fortuna, si alza un forte vento di levante che ci permette di riprendere ad ottima andatura. Meno male.

1800: Issiamo lo spinnaker al traverso ma dura poco perché si rompe. Ugual sorte poco dopo anche per il genoa medio.

1900: Anche il genoa pesante cede in una cucitura. Ora sono certo che ci guardano veramente male! Ma poco dopo capiranno di aver torto.

2000: Situazione per noi due favorevolissima. Il Gitana, che dopo la Giraglia aveva stretto molto fidando nel vento da ponente, ci spunta sottovento quando siamo vicini alla costa. L'Hermitage ha avuto un buon recupero ed è pari a noi ma sopravvento. Noi abbiamo, dopo la rottura del genoa, issato la trinchetta.

2100: Dopo circa 240 miglia di navigazione siamo tre barche in poco più di 500 metri. Per doppiare la boa d'arrivo, che è davanti al faro dell'Arma, bisogna bordeggiare. L'Hermitage, che ha un piccolo genoa intanto ci è passato davanti mentre puntiamo in terra prima di virare per prendere la boa, A questo punto il comandante Basile, che per tutta la giornata non è stato un attimo fermo, dà prova delle sue qualità nautiche ordinando di alzare un fiocco piccolo.
L'equipaggio che sebbene bagnato e provatissimo è sempre pieno di entusiasmo esegue la manovra con una rapidità che sorprende.
Noi e l’Hermitage viriamo mentre il Gitana che è più in alto (ha virato prima) punta direttamente sulla boa. Il nuovo fiocco ci permette di stringere molto e nell'ultimo miglio prendiamo e superiamo l’Hermitage.
Tagliamo per primi il traguardo. L'urlo di gioia di noi tutti lo sentono in un raggio di molti km. Staccati di un sessanta metri Hermitage e Gitana tagliano il traguardo fianco a fianco classificandosi nell'ordine. Il 17 ci ha dunque portato fortuna.
Questo è di ottimo auspicio per noi due che, naturalmente, contiamo nel futuro di poter ancor vivere con le barche della Marina delle meravigliose imprese come questa.
Scusate ma voglio finire dicendo: questa volta ho vinto anche io!

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LA REGATA GIRAGLIA 66