Itinerari libici

Le strade della Tripolitania.

La nostra conoscenza del sistema stradale romano della Tripolitania si basa in parte su documentazioni originali ed in parte su resti archeologici. La documentazione originale consiste di due documenti: la cosiddetta “Tabula Peutingeriana” e l' “Itinerarium Antonini”. I reperti archeologici consistono quasi esclusivamente di pietre miliari. Al di fuori delle città costiere non é venuta alla luce alcuna traccia di strade romane pavimentate e si puó con certezza assumere che perfino le strade maestre non fossero pavimentate. Le prime pietre miliari della Tripolitania che datano dall'impero di Caracalla (A.D. 211-217) consistono normalmente di una colonna calcarea alta circa 2,10 metri e del diametro di 37,5 cm., inserita in una scassa di pietra rettangolare separata che funge da base; ma si trovano anche pietre ovali e pure pilastri quadrati con gli angoli arrotondati. Sulla colonna, a volte all'interno di un pannello leggermente rientrato, appare un'iscrizione che indica il nome e i titoli dell'imperatore in carica e il numero progressivo delle miglia. Sotto gli imperatori posteriori, pietre miliari del tipo normale di Caracalla continuarono ad essere erette nelle immediate vicinanze delle città costiere, ma altrove le pietre miliari del tipo a colonna tendono a diventare piú esili e forme a pilastro rettangolare divengono piú comuni. La sola caratteristica costante é la base separata che comunque presenta una grande varietà di forme. La stessa stazione miliare puó essere marcata da pietre di piú di un imperatore. E' possibile ricostruire il percorso di cinque strade pricipali.

La strada costiera.

Questa strada consiste del settore tripolitano della grande strada costiera che da Alessandria conduceva alle Colonne d'Ercole (Tingis, attuale Tangeri) e poi a sud sino a Rabat (Ballabaca). La strada é attestata sia dalla Tavola Peutingeriana che dall'Itinerarium Antonini, sebbene con considerevoli discrepanze nei dettagli tra le due. In Tripolitania sono state identificate le seguenti stazioni con un buon grado di certezza:

Arae Philaenorum (Graret Gasr et-trab) Tugulus (Gasr el Haddia) Zure (er-rumia) Macomades-Euphranta (Sirte) aspis ad ficum (Buerat el Hsum) Thubactis-Cephalae (Misurata Marina) Subgoli (Zliten) Lepcis Magna Megradi-Getullu (Sidi Bennur) Turris ad Algam (Tajura) Oea (Tripoli) Sabratha Ad Ammonem (Mellita) Casas (Zuara) Gypsaria (Marset Tibuda) Pisida (Bu Chemmash)

Tranne che per casi isolati a Bu Chemmash e a Garibaldi (nei pressi di Misurata) sono state trovate pietre miliari solo nei pressi di Lepcis. La strada passava a nord di Ras el Mergheb prima di entrare in città come decumanus magnum. Ad est coincideva con l'attuale strada da wadi Hasnum alla Zvia di Sidi ben Brahim.

La strada del Gebel.

Era una strada strategica che correva lungo lo spartiacque da Lepcis a Tacape (Gabes); essa incorporava una strada precedente fatta costruire durante il proconsolato di L. Aurelio Lamia (A.D. 15-16) da Lepcis sino ad un luogo nelle vicinanze dell'attuale Tarhuna. Le stazioni di questa strada sono riportate nell'Itinerarium Antonini. Oltre alle pietre miliari di testata della strada (caput viae)a Lepcis, sono state trovate pietre miliari nelle vicinanze di Gasr Hammud, Gasr Dallasc, Cussabat el Khadra e a due chilometri a sud di villaggio Tazzoli.

La strada circolare del Gebel orientale.

La Tabula Peutingeriana mostra una strada di collegamento tra Leptis ed Oea a sud della strada costiera. La strada meridionale é mostrata come un miglio piú corta di quella costiera, ma il conto delle miglia deve essere in ogni caso errato ed é stato suggerito che la strada passasse attraverso il Gebel orientale, coincidendo con la strada del Gebel (che non é altrimenti indicata nella Tabula Peutingeriana) da Lepcis a Mesphe (Medina Doga), continuando da qui verso Ain Scerscira e poi piegando a nord ovest lungo il wadi Ramle e attraverso la Gefara verso Oea. La Tabula Peutingeriana mostra tre stazioni: Subuttu, Cercar e Flacci Taberna; le prime due devono probabilmante essere identificate con Gasr el Dauun e Ain Scersciara rispettivamente. Nessuna pietra miliare é stata ritrovata.

La strada centrale.

La strada era la via di comunicazione principale tra Oea e Mizda e passava attraverso Caf Tobbi (in vicinanza di Garian), Bir Bir Tesscia e Bu Garra. La strada non é registrata nelle fonti antiche, ma &eacite; ben attestata dalle pietre miliari nel settore tra Garian e Mizda dove si mantiene nei pressi della strada moderna.

La strada del Soffegin superiore.

Questa strada di cui mancano prove documentarie, collegava Mizda con un punto della strada del Gebel nei pressi di ez-zintan (antica Tentheos) attraverso il corso superiore del wadi Soffeggin. Molte pietre miliari sono state ritrovate tra Gasr Uames e Mizda.

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